SPAGNA

SPAGNA - ESPAÑA

VIGNETI MACHARNUDO ALTO JEREZ SUPERIOR

VIGNETI MACHARNUDO ALTO JEREZ SUPERIOR

SPAGNA

ZONE VITICOLE COMUNITARIE: C1, C2, C3B

 

La Spagna con 1.169.000 ettari di vigneto di cui il 97,40% destinato ad uva da vino, il 2,00% destinata ad uva da tavola, il 0,30% per uva passa ed il resto 0,30% a vivai, è la nazione con la più alta estensione di vigneti del mondo; copre il 30% dell’Unione Europea, contro il 22% della Francia e il 21% dell’Italia, e rappresenta quasi il 15% del vigneto mondiale.

Secondo i dati OIV nel 2007 il vigneto della Comunità Europea è diminuito di circa 40.000 ettari scendendo a 3.844.000 ettari, diminuzione dovuta alla crisi economica ma soprattutto alla ristrutturazione del vigneto europeo imposto dal regolamento 479/2008; in questo contesto la Spagna ha perso circa 5.000 ettari dal 2006 (erano oltre 1.500.000 negli anni 80’), mentre vi è un incremento nei Paesi terzi come Oceania e Americhe con quasi 27.000 ettari in più.

La produzione totale di vino in Spagna è stata (fonte OIV 2007) di 34.300.000 di ettolitri con una diminuzione di circa 3.500.000 ettolitri sul 2006 il che rappresenta il 13,00% della produzione mondiale.

La produzione dei vini DOP è di 13.200.000 di ettolitri (33,10% del totale), mentre i vinos de la Tierra sono circa 2.700.000 ettolitri, con i restanti 18.500.000 di ettolitri di vino da tavola.

Queste cifre  posizionano la Spagna nel contesto dell’unione Europea al

1° posto per l’estensione dei vigneti, seguita da Francia e Italia;

3° posto per la produzione dei vini a DOP dopo La Francia e l’Italia;

3° posto per la produzione dei vini a IGP (vinos de la Tierra) dopo Italia e Francia;

1° posto per la produzione dei vini da tavola (vinos de mesa) seguita da Italia e Francia.

Secondo il colore,  la produzione spagnola è di:

19.200.000 ettolitri di vini rossi e rosati (56%),

15.100.000 ettolitri di vino bianco (44%).

Secondo la classificazione (dati MARM 2007):

Vino de mesa e IGP:

11.847.200 ettolitri di vino bianco

10.937.600 ettolitri di vino rosso e rosato

Con un totale di 22.784.700 ettolitri di vino

Vino DOP:

3.525.200 ettolitri di vino bianco,

8.542.200 ettolitri di vino rosso e rosato

Con un totale di 12.077.400 ettolitri

Per la distribuzione geografica la situazione è la seguente:

Castilla La Mancha è la Comunidad principale per la produzione con i suoi 47,30% del totale,

con i suoi 16.185.297 ettolitri di vino di cui: 12.640.000 vino da tavola, 1.700.000 ettolitri di Vinos de la Tierra, e 1.850.000 ettolitri di vino a D.O.

La seconda Comunidad è la Cataluña con 3.360.000 ettolitri di vino (9,80% sulla produzione nazionale) con 2.900.000 ettolitri di vino a D.O. con i bianchi che raddoppiano la quantità dei rossi e rosati.

L’Extremadura con i suoi 2.600.000 è la terza Comunidad con 96.543 ettolitri di vini a D.O., 200.000 ettolitri di vino a IGP ed il resto vinos de mesa. Con una leggera prevalenza dei vini bianchi sui rossi e rosati.

La Rioja occupa la quarta posizione con il 7% della produzione nazionale, 2.380.000 ettolitri di vino con quasi 2.000.000 di ettolitri di vini a D.O. in maggioranza rossi.

La Comunidad Valenciana produce quasi 2.200.000 ettolitri di vino (6.50% del totale) con circa 1.150.000 ettolitri di vini a D.O.

L’Andalusia occupa il sesto posto con 1.600.000 ettolitri di vino (4,60% del totale) di cui 998.123 ettolitri di vini a D.O. in maggioranza bianchi.

Seguono l’Aragon con 1.520.000 ettolitri (4,4% del totale)

Castilla y León (3,90%)

Murcia (2,70%)

Navarra (2,70%)

Pais Vasco (1,80%)

Galicia (0,90%)

Le restanti comunidades hanno percentuali minori (Madrid, Baleares, Canarias,Asturias, Cantabria)

La situazione geografica della Sapgna, i diversi climi e varietà di suoli, fanno della penisola Iberica un luogo privilegiato per la produzione di vino, dove vengono prodotte varietà molto diverse tra loro con una gamma molto estesa.

Si coltiva uva in tutte le 17 Comunidades spagnole di cui come sopra descritto la sola Castilla La Mancha rappresenta più della metà dei vigneti, solo le Comunidades sulla Costa Oceanica settentrionale hanno una produzione ridotta seppur qualitativa e tipica.

Oggi circa il 60% della superficie dei vigneti è iscritta nell’Albo dei vigneti a D.O., anche se la produzione è minoritaria (vista le basse rese per ettaro) ma con un futuro in aumento per la diminuzione dei vini da tavola.

 

In totale le D.O. spagnole (31/12/2009) sono:

2 Denominaciones de origen calificadas

66 Denominaciones de origen

9 Vinos de Pago

5 Vinos de calidad

43 Vinos de la Tierra

1 Vino de la Tierra nazionale

Le prime D.O. ad essere riconosciute nel 1932 furono:

Jerez – Manzanilla de Sanlúcar de Barrameda, Málaga, Montilla Moriles, Rioja, Tarragona, Priorato, Alella, Utiel Requena, Valencia, Alicante, Ribeiro, Cariñena, Penedés, Contado de Huelva, Valepeñas, La Mancha e Rueda.

La superficie dedicata alle DOP è di 637.468 ettari (dati MARM 2008) il 58% del totale dei vigneti.

I viticoltori iscritti alle DOp sono 153.188

Le bodegas che imbottigliano sono 3.094

Le bodegas che non imbottigliano sono 1.248.

Volume del vino DOP classificato 12.740.880 ettolitri

Suddiviso:

Vino tinto: 6.645.420 ettolitri,

vino blanco: 2.886.290 ettolitri,

vino rosado: 673.933 ettolitri,

vino espumoso: 1.698.642 ettolitri,

vino de licor: 834.111 ettolitri

vino de aguja: 2.484 ettolitri.

Le DOP (situazione 2009) sono distribuite in tutte le Comunidades eccetto La Cantabria, mentre La Castilla La Mancha è la prima con 15 D.O.

Le due DOca si trovano una in La Rioja e una in Cataluña.

Le  V.C. sono due in Andalucia (2009), 2 in Castilla y León e 1 in Asturias(2009).

L’Andalucia vanta il maggior numero di Vinos de la Tierra con 16.

La provincia de Madrid e le Comunidades de Canarias, Cataluña, Asturias, Pais Vasco non hanno Vinos de la Tierra.

I vinos de Pago sono sei nella Castilla La Mancha e tre in Navarra.

Una DOca (Rioja) è Pluri-comunitarias, La Rioja, Navarra, Pais Vasco.

La DO (vinos espumoso) Cava è pluri-comunitarias: Pais Vasco, La Rioja, Navarra, Aragon, Cataluña, Valencia ed Extremadura.

La DO Jumilla è Pluri-comunitarias: Castilla La Mancha e Murcia.

 

Secondo la diffusione delle varietà di vite il 61,,50% sono bianche, su tutte spiccano le comunidades di Castilla La Mancha, Extremadura, Andalucia e Cataluña; mentre i vitigni rossi sono il 38,50% e prevalgono nelle comunidades di La Rioja, Navarra, Castilla y León, Murcia e Valencia.

Molte uve bianche sono destinate a vini spumanti (Cataluña) e vinos de Licor (Andalucia, Canarias).

 

Le varietà di vite idonee alla coltivazione per i vini DOP , IGP e vini da tavola sono elencate nelle varie pagine regionali, di seguito sono elencate le varietà per uva da tavola, uva passa e portainnesti, valide su tutto il territorio nazionale:

Uva da tavola:

bianche:

raccomandate:

Albillo, Aledo, Calop, Corazón de Cabrito (Teta de Vaca), Chasselas Dorada (Franceset), Chelva (Montua), Dominga, Eva (Beba de los Santos), Italia, Moscatel de Alejandria (Moscatel de Málaga), Ohanes, Planta Nova (Tardana, Tortozón), Reina de las Viñas, Roseti (Rosaki, Regina, Dattier de Beyrouth), Sultanina, Valenci blanco;

autorizzate:

Autum Seedless, Perlette, Sugra one;

Rosse:

raccomandate:

Alfonso Lavallée, Cardinal, Quiebratinajas (Pizzutello), Imperial (Napoleón, Don Mariano), Leopoldo III, Molinera, Naparo, Planta Mula,  Ragol, Valenci tinto;

autorizzate:

Autum black, Queen, Red Globe, Ruby Seedless.

Uva passa:

raccomandate:

Moscatel de Alejandria, Sultanina;

autorizzate:

Sugra five, Sugra one.

Portainnesto:

raccomandati:

Blanchard = Berlandieri x Colombard,

196-17 Castel = 1 203 Couderc (Mourviedro x Rupestris Martin) x Riparia Gloria,

6736 Castel = Riparia x Rupestri de Lot,

161-49 Couderc = Riparia x Berlandieri,

1616 Couderc = Solonis x Riparia,

3 309 Couderc = Riparia Tomentosa x Rupestris Martin,

333 Escuela Montpellier = Cabernet Sauvignon x Berlandieri,

13-5 E.V.E. Jerez = Descendencia  de Berlandieri Resseguier n. 2,

5 A Martinez Zaporta = Autofecundación de 41-B,

41-B Millardet – Grasset = Chasselas x Berlandieri,

420 A Millardet – Grasset = Berlandieri Grasset x Riparia,

19-62 Millardet – Grasset = Malbec x Berlandieri,

1 103 Paulsen = Berlandieri Resseguier n. 2 x Rupestris de Lot,

31 Richter = Berlandieri Resseguier n. 2 x Novo Mexicana,

99 Richter = Berlandieri Las Sorres x Rupestris de Lot,

110 Richter = Berlandier Resseguier n. 2 x Rupestris Martin,

140 Ruggeri = Berlandieri Resseguier n. 2 x Rupestris de Lot,

5 BB Teleki-Kober = Berlandieri x Riparia,

SO4 Selección Oppenheim del teleki n. 4 = Berlandieri x Riparia,

Rupestris de Lot.

 

La legge quadro che attualmente classifica i vini spagnoli è la Ley 24/2003 del 10 Luglio 2003 detta “de la Viña y del vino” la quale definisce i concetti di:

Vino de Mesa con derecho a la mención tradicional “Vino de la Tierra” (VdlT).

Vinos de calidad con indicación geográfica (VC).

Denominación de origen (DO)

Denominación de origen Calificada (DOca).

Vinos de Pago (DoPa)

Oltre alla legge 24/2003 due altri Real Decreti completano le norme per i vini a DOP e IGP spagnoli, sono:

Real Decreto 1126/2003, 5 settembre, completa le norme sui Vinos de la Tierra;

Real Decreto 1244/2008, 18 Luglio 2008, detta le norme sugli impianti e reimpianti, classifica le varietà di uve per la vinificazione, da tavola, da uva passa e i portainnesti, oltre alle medie delle rese per  ettaro e le superfici vitate delle 17 Comunidades.

Esiste una Ordinanza Ministeriale che definisce il Vino de la Tierra “Viñedos de España”, il quale copre il territorio delle Comunidades sprovviste di VdlT e altre con VdlT di zona, coprendo buona parte del territorio spagnolo.

 

Inoltre il regolamento 110/2009 del 6 febbraio 2009 relativo alle definizione, designazione, presentazione, etichettatura e protezione della indicazioni geografiche delle bevande alcooliche, definisce il concetto di Indicación Geográfica (IG) per le bevande alcooliche e stabilisce un nuovo procedimento di riconoscimento delle stesse ed include quelle protette in Spagna come D.R. (denominación reglamentada).

 

Secondo il regolamento 479/2008 queste definizioni sono raggruppate in:

DOP:

Denominación de origen

Denominación de origen calificada

Vino de calidad con indicación geográfica

Vino de Pagp

Vino de Pago calificado

IGP:

Vino de la Tierra.

 

Definizioni:

Vino de Pago:

È la massima espressione qualitativa dei vini DOP spagnoli, è la categoria superiore che riconosce un vino che abbia un prestigio e caratteristiche distintive, dovute al terreno, clima, vitigni, elaborazione ed invecchiamento tali da essere unico nella zona di produzione.

E’ il prodotto di un solo appezzamento di terreno (finca o pago) di una singola proprietà, che rispettando le norme della D.O. di appartenenza territoriale oltre ad  ulteriori requisiti più restrittivi, può designarsi e presentarsi  alla commercializzazione con il proprio nome (del vigneto) associato con il nome della bodega.

Vino de Pago calificado:

Tutto come sopra ma appartenente ad un territorio delimitato con la DOca (attualmente Rioja e Priorat).

Vino con Denominación de Origen Calificada:

Questa categoria è riservata ai vini che abbiano raggiunto un’alta qualità organolettica, una indiscussa valutazione commerciale ed un’ampia diffusione sia nazionale che estera, che  prima siano stati riconosciuti come D.O. (almeno 10 anni).

Il vino può solo essere commercializzato imbottigliato e il Consejo Regulador deve aver imposto regole restrittive e specifiche per il controllo, la classificazione e la commercializzazione dello stesso.

Vino con Denominacón de Origen:

I vini con D.O. sono quelli che hanno raggiunto un prestigio nazionale, prodotti in un area delimitata ed elaborati in funzione a dei parametri di qualità e tipicità regolamentati dal proprio Consejo Regulador.

Altre caratteristiche sono: le varietà dei vitigni, le pratiche colturali (potatura, impianto, densità), la gradazione minima naturale alla vendemmia, la resa massima per ettaro, la resa dell’uva in vino, le pratiche enologiche permesse,

l’invecchiamento minimo, le caratteristiche organolettiche ed analitiche e la tipologia dei vari vini ed infine la classificazione data da un “Comité de Cata”.

Per essere riconosciuto D.O. un vino deve essere precedentemente classificato come Vino de Calidad per almeno 5 anni.

Vino de Calidad con Indicación Geográfica:

E’ una classificazione nata proprio con la legge “de la Viña y del Vino” del 2003, stabilisce un primo passaggio (almeno 5 anni) a quei vini che mirano al riconoscimento della D.O.

Sono vini elaborati in una regione determinata, con uva prodotta nella medesima zona, la qualità , la reputazione e le caratteristiche devono essere  di buon livello e la notorietà commerciale deve essere almeno regionale  “medio geográfico”, anche loro devono rispettare i requisiti del proprio regolamento come per i D.O. e gestiti da un organismo di controllo che ne detta le caratteristiche e la loro tipicità.

Vino de la Tierra:

Vino da tavola con indicazione geografica, con marcate caratteristiche tipiche di una determinata regione o comarcas, devono essere prodotti in un territorio delimitato da una gamma più o meno vasta di vitigni, ed avere una gradazione minima effettiva (vecchi requisiti), oggi ampliati a zona di vinificazione, caratteristiche organolettiche ed analitiche, resa per ettaro e resa uva/vino (nuovi VdlT dopo il reg. 479/2008).

Vino de Mesa:

Sono quei vini che non rispondono ad alcun requisito produttivo geografico, salvo alle disposizioni merceologiche vigenti in Spagna e in accordo con il reg. 479/2008.

Crianza:

indica un invecchiamento di almeno 24 mesi per i vini rossi di cui almeno 6 mesi in botti di legno di rovere (alcuni limitati a 300 litri, altri a 600 litri o 1.000 litri) il resto in bottiglia;

per i vini bianchi il periodo è di 18 mesi totali di cui sei minimo in botti di legno di rovere e il resto in bottiglia.

Reserva:

invecchiamento di 36 mesi per i vini rossi, con almeno 12 mesi in botti di rovere (vedi sopra) e il resto in bottiglia;

24 mesi per i vini rosati e bianchi di cui 6 mesi in botti di rovere e il resto in bottiglia.

Gran Reserva:

invecchiamento di 60 mesi per i vini rossi di cui almeno 24 in botti di rovere e 36 mesi in bottiglia;

per i vini bianchi e rosati 48 mesi di cui 6 in botti di legno di rovere, resto in bottiglia.

La capacità delle barricas de roble (botti di rovere) non deve essere superiore ai 330 litri per tutte e tre le definizioni.

Noble:

vino invecchiato almeno 18 mesi sia in botti di rovere (capacità massima 600 litri)sia in bottiglia

Anejo:

come sopra ma invecchiato 24 mesi;

Viejo:

vino invecchiato 36 mesi ma in ambiente ossidativo (a contatto con l’ossigeno, luce e calore diretto);

Premium o reserva (vini spumanti):

definizione dedicata solo ai vini spumanti DOP, metodo classico, secondo la normativa comunitaria (18 mesi o 24 mesi di permanenza a contatto con i lieviti);

Gran Reserva (vini spumanti):

definizione riservata alla D.O. Cava per i vini spumanti metodo classico, che rimangono almeno 30 mesi a contatto con i lieviti (dall’immissione del liquore di tiraggio alla sboccatura;

 

Per le restanti definizioni o variazioni per altri tipi e periodi di invecchiamento vedere le pagine regionali.

 

Procedura di riconoscimento:

Il “vino de mesa” è un vino da tavola, commercializzato sotto il nome di fantasia o marchio privato, distinto per colore o per vitigno accompagnato dal nome del produttore, non deve mai collegarsi ad una zona geografica specifica.

Quando un produttore, gruppo di produttori, cooperative, o altre persone o enti interessati alla produzione di vini, ritiene che il proprio prodotto (limitatamente a vini da pasto tranquilli, frizzanti, liquorosi o passiti) sia riconoscibile anche con il riferimento alla zona geografica di origine, Regione, Comarca o Comune, a seguito di usi, consuetudini storiche ambientali, può o possono richiedere alla Consejeria de Agricultura, Pesca y Alimentación competente per territorio (Comunidad o più Comunidades) il riconoscimento come “Vino de la Tierra” (vino de mesa con indicación geográfica).

Occorre produrre un fascicolo tecnico (origini storiche, legami ambientali, norme tecniche di coltivazione e di elaborazione, zona di origine e zona di vinificazione, caratteristiche e tipologie del vino o dei vini) accompagnato da un documento unico (un sunto del fascicolo) e dalla mappa dettagliata con i confini della zona di produzione.

La Junta della Comunidad farà i suoi controlli, proporrà aggiornamenti o completamenti delle varie notizie, è approverà o rifiuterà il progetto; seguirà la pubblicazione sul o sui bollettini ufficiali della o delle Comunidades competenti per territorio, per la fase di eventuale opposizione da parte di altre persone, associazioni o industrie interessate.

Superata questa fase la richiesta verrà approvata definitivamente e ripubblicata sul bollettino ufficiale della Comunidad e la Junta invierà tutta la documentazione al Ministerio de Agricultura, Pesca y Alimentación per l’approvazione nazionale e la pubblicazione sul BOE (bollettino ufficiale spagnolo) per il riconoscimento nazionale e la conseguente protezione transitoria del o dei vini in oggetto.

Infine Il Ministero provvederà ad inviare tutta la documentazione alla Commissione Europea per la sua parte di verifica e la definitiva registrazione nell’elenco delle IGP comunitarie (vedi Europa).

Quando un Vino de la Tierra o altro vino de mesa (tutte le varietà compreso lo spumante), raggiunge una notorietà che oltrepassa i confini locali o nazionali i produttori possono a loro richiesta proporre il riconoscimento alla classe superiore  “Vino de Calidad”.

Il procedimento è uguale al precedente, naturalmente i requisiti imposti nel regolamento di produzione saranno più severi e più ristretti (gradazione naturale minima, resa per ettaro, resa dell’uva in vino), inoltre va istituito un comitato di controllo e certificazione, i vini dovranno effettuare un esame organolettico per ottenere la classificazione e fregiarsi del logo di Vino de Calidad.

I produttori, viticoltori, vinificatori, bodegas e imbottigliatori dovranno iscrivere sia i vigneti produttivi, sia l’esistenza delle cantine di elaborazione, invecchiamento  ed imbottigliamento in appositi registri gestiti dall’organo di controllo prestabilito.

All’atto della pubblicazione della Resolución della Direzione Generale del Ministero dell’Agricoltura, Pesca e Alimentazione nazionale, lo stesso invierà la documentazione (vedi sopra) alla Commissione Europea competente, la quale dopo istruttoria e pubblicazione sul Bollettino della Comunità Europea, cancellerà l’eventuale iscrizione nel registro delle IGP (qualora il vino abbia ricevuto precedentemente questa classificazione) e iscriverà lo stesso nel registro delle DOP.

Quando un vino per ragioni storiche, ambientali e commerciali raggiunge un livello qualitativo superiore, e il suo nome geografico di riferimento è conosciuto ed apprezzato da  un ampio mercato e dopo la permanenza minima di 5 anni nella categoria precedente, può essere riconosciuto come D.O. “Denominación de Origen”.

La procedura  è comunque simile alle precedenti, con un incremento restrittivo dei requisiti produttivi (resa per ettaro, tipologia di vite, invecchiamento, caratteristiche analitiche ed organolettiche).

Contemporaneamente verrà creato un Consejo Regulador e il suo regolamento di gestione, il quale sostituirà l’organo di controllo precedente ed avrà l’ampia disponibilità del controllo, gestione, tutela e valorizzazione del vino o dei vini della D.O.

Pubblicata la protezione transitoria con “resolución” della Direzione Generale del Ministero dell’Agricoltura, Pesca e Alimentazione, si avvierà la pratica della modifica presso il registro delle DOP gestito dalla Commissione Europea competente, la quale dopo la solita procedura di controllo e pubblicità a livello comunitario, modificherà il regolamento di produzione della DOP già iscritta nel registro di competenza.

Solo dopo dieci anni di permanenza nella categoria delle D.O. i produttori iscritti negli appositi registri gestiti dal Consejo Regular competente, possono richiedere l’ultimo passaggio (il più prestigioso) alla DOca “Denominación de Origen Calificada” (oggi sono due Rioja e Priorat).

La procedura è sempre la stessa e terminerà con la modifica del regolamento ( obbligo dell’imbottigliamento nella zona di produzione dell’uva, numerazione delle bottiglie, doppio esame organolettico per ottenere la classificazione) presso il registro delle DOP della Commissione Europea competente.

Il massimo della specificità geografica si raggiunge con la richiesta da parte di un singolo produttore il cui vino ha raggiunto un livello qualitativo e commerciale tale da distinguersi dalla produzione della D.O. di appartenenza, domanda che consiste nel riconoscimento di un vino o vini prodotti in una singola posizione (viñedo, pago o finca) come “vino de Pago con Denominación de Origen” (valore simile ai Grands Crus della Bourgogne, con il distinguo che questi è obbligatoriamente di un’unica proprietà, caso raro per la Francia).

Anche in questo caso la procedura è la stessa con requisiti più mirati e strettamente legati alla tipologia del vino o vini proposti, il Ministero dell’Agricoltura, Pesca e Alimentazione invierà il fascicolo tecnico e il documento unico (che conterranno il collegamento alla D.O. di appartenenza e ai requisiti personali della singola posizione) alla Commissione Europea di competenza, la quale dopo specifico procedimento di controllo e pubblicità comunitaria iscriverà la nuova DOP nel registro interessato.

Per concludere vi sono due tipi di D.O. de Pago, uno semplice come D.O. è uno “calificado” come D.O. ca, secondo la Denominación de Origen di appartenenza; i Pagos seguono obbligatoriamente il cammino della propria D.O.

 

Fascicolo tecnico:

Il fascicolo tecnico necessario per una completa documentazione per ottenere il riconoscimento ad un dei livelli di  classificazione, consiste in:

Rispetto del nome geografico:

La dichiarazione che il nome geografico del vino o dei vini corrisponde ad un territorio ben definito e che tra i due soggetti vi è uno stretto legame storico ambientale.

La certificazione dell’ufficio spagnolo Mercantile Centrale, con la quale si dichiara la non esistenza di altri diritti all’utilizzo del nome geografico.

Rispetto al vino:

La delimitazione geografica del territorio, basata su fattori naturali ed umani, in specifico con la situazione edafico –climatica.

Indicazione delle varietà di vite utilizzate e la loro tecnica di coltivazione.

Caratteristiche e condizioni di elaborazione dei vini.

Metodo di elaborazione dei vini e pratiche enologiche permesse.

Descrizione del vino o dei vini.

Modo di presentazione e commercializzazione, segnalazione dei migliori mercati ed altri elementi che giustificano la notorietà del vino o dei vini.

Documento unico:

E’ il sunto delle condizioni e  requisiti richiesti per produrre un vino con indicazione geografica, vale a dire il suo disciplinare di produzione.

Consejo Regulador:

organo di controllo e gestione di un determinata D.O. o D.O.ca.

Consejo Español de Vitivinicultura:

organo consultivo del Ministero dell’Agricoltura, Pesca e Alimentazione, per la tutela, la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini.

Registro viticola: albo dei vigneti gestito dalle Comunidades Autónomas.

 

Terminologia:

Vino tinto, rojo, negro: vino rosso ottenuto con un minimo del 50% di uva rossa,

Vino blanco, branco: vino bianco proveniente da vinificazione di uva bianca,

vino blanco de uvas tintas: vino bianco ottenuto dalla vinificazione in bianco di uve rosse,

Vino rosado: vino rosato ottenuto dalla vinificazione di un coacervo di uve con almeno il 25% di uva rossa,

vino clarete: vino chiaretto ottenuto con almeno il 25% di uva rossa,

vino joven: vino giovane d’annata,

vino nuevo, vino nuovo imbottigliato nell’annata della vendemmia,

vino generoso: vino passito o di vendemmia tardiva, di almeno 15.00% vol. effettivi,

vino generoso de licor o vino de licor, vino liquoroso ottenuto o con uve appassite o con uve  vendemmiate normalmente con aggiunta all’inizio o durante la fermentazione di distillato di vino o alcool vinico, gradazione minima effettiva 15,00% vol. massima 22,00% vol.;

Vino dulce: con un residuo zuccherino minimo di 45,00 gr/l.

Vino naturalmente dulce: vino passito sulla pianta o su stuoie direttamente alla luce dei raggi solari, gradazione minima effettiva 114,00/15,00% vol. (secondo tipologia), residuo zuccherino minimo 45,00 gr/l.

Vino dulce natural:

vino liquoroso come sopra ma con un residuo zuccherino minimo di 55,00gr/l.

vino vendimia tardia o vino de uva sobremadura: vino ottenuto da uve vendemmiate in ritardo, leggermente appassite sui tralci.

Mistela: mosto mutizzato con alcool vinico,

vino espumoso: vino spumante,

vino espumoso de calidad. Vino spumante DOP,

vino aromático de calidad: vino spumante aromatico DOP

Arrope: mosto cotto

Barrica: botte di legno (generalmente rovere) avvinata o nuova con capacità massima  in media 300 litri,

Bota: come sopra (catalano) ma con capacità anche superiori ai 300 litri.

Vasija: botte di circa 600 litri utilizzata per il metodo Solera  y Criaderas in Andalucia,

Vendimia, cosecha, añada: vendemmia, anno di vendemmia, raccolta;

vid: vite,

viñedo: vigneto,

viveros: vivaio

cepa: ceppo di vite,

poda: potatura,

yema: gemma,

riego: irrigazione,

vaso: coltivazione ad alberello,

espaldera: coltivazione a spalliera o contro spalliera,

uva de mesa: uva da tavola

cultivo unico: coltura specializzata,

cultivo asociado: coltura promiscua

lugares: ambiente per la pigiatura o torchiatura,

bodegas: azienda agricola o impresa vinicola,

trasiego: travaso

cata: assaggio

catador: assaggiatore,

Comité de Cata: comitato per l’assaggio dei vini da classificare,

 

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