Hessen

HESSEN

HESSICHE BERGSTRAßE

RHEINGAU

Hessische Ausführungsverordnung zum Weingesetz

VIGNETI DOMDECHANEY HOCHHEIM

VIGNETI DOMDECHANEY HOCHHEIM

HESSEN

ZONA VITIDOLA COMUNITARIA “A”

Inventario viticolo comunitario (2005)3.541,50 ettari

 

Il Land “Hessen” è situato sulla riva destra del Rhein  che con circa 170 km. lo separa (ad occidente) dal Rheinland-Pfalz, a sud confina con il Baden-Würtenberg, ad est con il Bayern e il Thuringen, a nord-ovest e nord dal Nordrhein-Westfalen e Nieder Sachsen.

Amministrativamente è composto da 21 Kreise e 5 Municipalità, il capoluogo è Wiesbaden.

Il territorio vitato interessa solo la sua parte meridionale e sud-orientale ed è suddiviso in due Anbaugebiete:

Rheingau,

Hessische Bergstrasse.

Il primo più ampio e più famoso, si trova a destra del “ginocchio del Reno” (tratto del fiume che da Wiesbaden arriva a Bingen con un percorso est-ovest), occupando anche un piccolo tratto del lato destro del fiume Main prima della sua confluenza nel Rhein; esso è essenzialmente situato nel Kreis Rheingau Taunus, con alcuni vigneti nelle Municipalità di Wiesbaden e Frankfurt am Main ed infine sulla  riva destra del Main del Kreis Main-Taunus.

Il secondo è uno dei Anbaugebiete, con appena 439 ettari di vigneti, tra i più piccoli della Germania, inoltre è suddiviso un due zone, abbastanza distanti tra di loro: la prima a nord-est di Darmstad nel comune di Gross-Umstadt,

nel Kreis Darmstadt-Dieburg, a nord della Odenwald; la seconda, più ampia nel Kreis Bergenstrasse, a sud-ovest di Darmstadt, sul lato nord- occidentale  della Odenwald, tra i comuni di Bensheim e Heppenheim.

La superficie vitata arriva a 3.564 ettari che lo pone al quarto posto tra i Länder della Germania, ma la notorietà storica della qualità dei suoi vini è stata per secoli il traino di tutta la viticultura tedesca.

La sua fama è stata ed è così ancora grande che da moltissimi anni il termine “Hoch”  da Hochheim am Main  è sinonimo di grandi vini (Riesling in primo luogo) provenienti dalla Germania; termine coniato dagli inglesi nel 1625 e consacrato definitivamente dal viaggio nella zone viticole del Reno, compiuto nel 1850 dalla Regina Vittoria, e alla sua sosta nel vigneto di “Dechantenruhe ad Hochheim”, vigneto che in onore alla Regina ha cambiato nome in “Königin Victoriaberg” nel 1854.

Per evitare un abuso nell’utilizzo del termine “Hoch” la legislazione tedesca ha codificato alcuni limiti produttivi (vedi pagine regionali), limitandone la produzione alle sole regioni lungo il Reno dei Länder Hessen, Rheinland-Pfalz e Nordrhein Westfalen al solo vitigno Riesling “Riesling Hochgewächs”.

 

I numeri del Hessen:

2 anbaugebiete

1 Landwein generale.

2 Landweine regionali.

 

(dati 2009 e 2008 DWI):

vitigni più diffusi:

Riesling 2.675 ettari

Spätburgunder: 425 ettari,

Müller Thurgau: 108 ettari

Grauburgunder: 53 ettari,

Weißburgunder: 44 ettari,

Kerner: 34 ettari,

Dunkelfelder: 32 ettari,

Grüner Silvaner: 29 ettari,

Dornfelder: 25 ettari,

Blauer Portugieser: 16 ettari,

altri 123 ettari.

 

Produzione globale:

298.166 ettolitri,

di cui certificati QW e PW:

224.000 ettolitri di cui:

188.000 ettolitri di vini bianchi (74,70% Rheingau e 75,20% Hessische Bergstrasse)

26.000 ettolitri di vino rosso (10,70% Rheingau, 19,40% Hessische Bergstrasse)

10.000 ettolitri rosati ed altri vini (4,60% Rheingau e 5,60% Hessische Bergstrasse).

Per sapore:

121.000 ettolitri di vino trocken,

69.000 ettolitri di vino halbtrocken,

34.000 ettolitri di Lieblich e Süß.

 

 

HESSISCHE BERGSTRAßE

ZONA VITICOLA COMUNITARIA “A”

 

Questo Anbaugebiet è stato riconosciuto con la legge del 1971; in precedenza apparteneva alla Badische Bergstrasse del Land Baden-Würtenberg, mentre la parte settentrionale era aggregata all’Anbaugebiet Rheingau.

In questo modo si è creato il più piccolo Anbaugebiet della Germania con poco oltre 400 ettari di vigneto, chiamandolo “Hessische Bergstrasse” dall’origine romana di “Montana Strata”, la quale parte da Darmstadt e seguendo la zona pedemontana occidentale della Odenwald continua nell’Anbaugebiet Baden, Bereich “Badische Bergstrasse”  sino,  poco oltre Heidelberg, a Wiesloch,

Il territorio di questa regione viticola è suddiviso in due settori, il primo “Starkenburg” nel Kreis “Bergstasse” a sua volta diviso in due “Alte e Neue” (ad Alsbach), che partendo da nord a  Seeheim-Jungenheim scende per una decina di km. sino al confine con il Baden-Würtenberg ad Heppenheim; il secondo più a nord-est si trova nei Kreise Offenbach e Darmstadt-Dieburg in quattro comuni, una piccola area chiamata “Isola del vino dell’Odenwald” con il nome del Bereich “Umstadt” (nome del comune principale), poco più ad oriente di Darmstadt sul confine dei due Kreise, quasi al limite est del Land Hessen.

L’Odenwald che fa da cornice alle due zone è un sistema di rilievi montuosi racchiuso dai fiumi Main, Rhein e Neckar, frontiera naturale del Sacro Romano  Impero Germanico (creata da Traiano.)

I suoi confini sono la pianura del bacino Main-Rhein a nord (Darmstadt), l’alta valle del Rhein ad occidente, la sponda destra del Neckar che lo separa dal “Klein Odenwald” nel Bereich Kraigau del Land Baden.Würtenberg a sud e dalla riva sinistra del Main  in Baviera ad oriente.

Questo territorio è da sempre riconosciuto come la “Riviera della Germania”, grazie alle sue primavere precoci e miti, dove mandorli, ciliegie, magnolie e altre piante fioriscono con notevole anticipo sulle restanti regioni, il clima di questa regione ha fatto esclamare a Kaiser Joseph II° “ qui sembra di essere in Italia”.

Attraversato dal fiume Lauter che nasce nell’Odenwald dal Neunkircher-Hölle e dopo un breve tragitto sino nella Badische Bergstrasse rientra in Hessen ad Heppenheim e affianca i vigneti sino nei pressi di Bensheim per finire la sua corsa nel Rhein a Gernsheim.

Zona da sempre dedicata alla viticoltura, alcuni documenti la fanno risalire al 756 a Bensheim, prevalgono  i vitigni bianchi con circa l’80% del territorio dove il Riesling detiene quasi la metà delle superfici , mentre nei rossi il 20% circa, il vitigno principale è lo Spätburgunder con il 10%.

Le superfici vitate sono così suddivise (dati 2007 Regierungspräsidium Darmstadt):

Riesling: 211 ettari,

Spätburgunder: 44 ettari,

Grauburgunder: 38 ettari,

Müller Thurgau: 33 ettari,

Grüner Silvaner: 19 ettari,

Dornfelder: 15 ettari,

Weißburgunder: 14 ettari,

Kerner: 12 ettari,

St. Laurent: 6 ettari,

Regent: 5 ettari,

Ehrenfelser: 4 ettari,

Roter Traminer: 4 ettari,

Portugieser: 4 ettari,

Scheurebe: 3 ettari,

Cabernet Mitos: 3 ettari,

Frühburgunder: 3 ettari,

Chardonnay: 2 ettari,

Blaufränkisch: 2 ettari,

Rotberger: 2 ettari,

altri vitigni rossi: 5 ettari,

altri vitigni bianchi: 6 ettari,

totale vitigni bianchi: 345 ettari,

totale vitigni rossi: 91 ettari,

totale complessivo: 439 ettari.

 

I numeri del Hessische Bergstrasse:

439 ettari di vigneti impiantati,

425 ettari di vigneti in produzione,

1 Anbaugebiet per Qualitätswein e Prädikatswein,

2 Landweine, 1 pluriregionale (tutto il Land Hessen e il Land Rheinland-Pfalz), 1regionale “Starkenburger Landwein,

2 Bereich,

9 comuni,

3 Großlagen,

2 Großlagenfrei

23 Einzellagen

531 viticoltori,

195 vinificatori

336 iscritti alle cooperative, (molti vigneti sono al di sotto di 1 ettaro di superficie condotti come secondo lavoro), solo 6 produttori hanno superfici al di sopra dei 10 ettari.

 

La produzione (dati 2009 DWI):

35.077 ettolitri di vino di cui:

238 ettolitri Tafelwein,

20.739 ettolitri di Qualitätswein,

14.499 Prädikatswein;

 

vini certificati (dati 2008 DWI):

26.000 ettolitri totali, di cui:

per colore:

20.000 ettolitri vino bianco,

5.000 ettolitri vino rosso,

1.000 ettolitri vino rosato;

per sapore:

18.000 ettolitri trocken,

5.000 ettolitri halbtrocken,

3.000 ettolitri lieblich e süß;

per categoria:

21.991 Qualitätswein,

3.175 ettolitri kabinett,

1.253 ettolitri Spätlese,

21 ettolitri Auslese,

8 ettolitri Beerenauslese, Trockenbeerenauslese, Eiswein.

 

 

RHEINGAU

ZONA VITICOLA COMUNITARIA “A”

 

 

Con i suoi 3.094 ettari (2007) il Rheingau è l’ottava regione viticola per estensione della Germania e la più grande del Land Hessen.
La sua zona di produzione è disposta a livello amministrativo nei Landkreise: Rheingau Taunus, Main-Taunus , oltre alle due Municipalità di Wiesbaden e Frankfurt am Main, tutti nel “Regierungsbezirk Darmstadt” e un piccolo vigneto nel Landkreis Schwalm-Eder nel “Regierungsbezirk Kässel”.
La sua posizione geografica è formata da tre settori separati:
il primo e il più grande è quello ad occidente di Wiesbaden, da Lorch nella parte più ad ovest del Taunus sulla riva destra del Reno, all’inizio del “Reno Romantico”, al confine settentrionale con la regione Mittelrhein (confine tra il Land Hessen e il Rheinland-Pfalz) lungo circa 40 km verso est sino ai sobborghi di Wiesbaden sempre sulla destra del fiume;
il secondo settore si trova sulla sponda destra del Main alla sua confluenza con il Reno tra Wiesbaden sino a Frankfurt am Main;
Il terzo settore è molto distante dai primi due e si trova nella frazione di Böddiger del comune di Felsberg nel Schwalm-Eder Kreis poco a sud di Kässel, ad oltre 100 km di distanza dal Rheingau vero e proprio; la sua inclusione a questo Anbaugebiet è dovuta al fatto che lo Staatsweingüter di Eltville è proprietaria del vigneto di questa frazione e le sue uve vengono vinificate nelle cantine del Kloster Eberbach.
La posizione del vigneto è distribuito lungo le sponde del Rhein e in parte del Main, tutti i vigneti hanno un’esposizione completamente a sud e beneficiano totalmente del calore solare oltre al riverbero dell’ampia distesa di acqua dei due fiumi; alle spalle dei vigneti si trovano i rilievi del Taunus, che dalla curva del Rhein di fronte a Bingen sino oltre Frankfurt am Main con altitudini contenute tra i 504 m. del Hundskopf a i 619 m. del Kalte Herberge passando ai 580 m. del Erbacher, i 892 m. del Hohe Kanzel e i 618 m. del Hohe Wurzel.
I rilievi del Taunus che scorrono da ovest ad est partendo dalla riva destra del Rhein sino al Main-Taunus Kreis e Frankfurt am Main, racchiusi a sud dal Rhein e dal Main e a nord dal Lahn, sono benefici per il contenimento della temperatura su climi miti anche in inverno, inoltre le abbondanti foreste che ne ricoprono le parti più alte ed interne fanno da catalizzatori delle piogge, i loro pendii, abbastanza dolci salvo nel gomito del Rhein tra Rüdesheim e Lorch dove le pendenze si fanno impegnative e i vigneti devono essere terrazzati, sono un ideale ambiente per la viticoltura.
Lo stesso Imperatore Carlo Magno (742-814) fu, secondo la leggenda il primo ad indicare la collina dello Schloß Johannisberg nel comune di Geisenheim, quasi al limite del bosco che ricopre completamente da ovest ad est tutto il Taunus, come sito per impiantare un vigneto (sicuramente tra i più antichi del mondo viticolo) avendo notato che quel pezzo di terreno la neve si scioglieva molto prima di altre posizioni e quindi il più caldo di tutto la zona.
“Johannisberg” oltre ad essere il nome dello Schloß è diventato nei secoli anche sinonimo di Riesling renano, oggi può creare qualche confusione per i non addetti ai lavori in quanto, lo stesso termine indica il “Bereich”, la frazione il vitigno e la proprietà privata del vigneto.
Questa confusione creata con le nuove leggi sul vino che dal 1971 ad oggi hanno riorganizzato i vari nomi degli otre 30.000 vigneti sino allora possibili da indicare in etichetta, diminuendoli a poco più di 2.600, raggruppando molti vigneti sotto il nome di quello più noto per ragioni storiche, qualitative e commerciali, così da singola proprietà e specifica posizione il nome “Johannisberg” è diventato niente meno il nome dell’unico “Bereich” del Rheingau; solo attenti consumatori e conoscitori sanno distinguere le varie differenze date da un medesimo nome (vedi più avanti “Charta”).
Il clima, l’esposizione, la tipologia di terreno, la posizione di alcuni vigneti (distanti dal fiume e protetti dal bosco) di questo Anbaugebiet è talmente ideale alla coltivazione della vite che è stato storicamente il centro di varie indicazioni delle categorie di vini, come la “vendemmia tardiva (Spätlese) ,muffa nobile(Beerenauslese e Trockenbeerenauslese) e vino del ghiaccio (Eiswein)”.
Pare che sempre nello Schloß Johannisberg, nel 1775, allora di proprietà del principe-vescovo di Fulda, come tutti gli anni si aspettava ad iniziare la vendemmia dopo avere ricevuto il via dato da un messaggero del medesimo principe-vescovo.
In quell’anno per motivi vari il messaggero è arrivato con oltre due settimane di ritardo sulla data prevista per la vendemmia, i monaci che avevano il compito della coltivazione di questi vigneti non iniziarono la vendemmia a giusta maturazione delle uve e le lasciarono appassire dolcemente al sole autunnale (fine ottobre).
Ricevuto l’ordine della vendemmia e dopo avere fatto un precisa scelta degli acini non ammalati o ammuffiti, vinificarono le uve ottenendo a loro sorpresa un’eccellente vino, dorato, dolce, vellutato caldo ed intrigante, così è nato lo Spätlese.
Dallo Spätlese ai livelli più alti di categoria “Auslese ecc.” il salto è breve, visto che ritardando la vendemmia (tra l’altro il Riesling è di suo un vitigno tardivo) l’uva ne guadagnava in quantità di zuccheri e di sostanze aromatiche, si tentò di ritardare sempre più la vendemmia, così l’arrivo della muffa nobile, che a quell’altimetria in autunni caldi e secchi, protetti dal freddo dei boschi del Taunus e dalle nebbie di fondovalle, è favorita dando alle uve colori bruciati sino al bruno ed aspetti avvizziti.
I vini ottenuti da queste uve è oggi conosciuto da tutti gli estimatori come il massimo della qualità organolettiche di un vino (vedi Tokaj, Sauternes, ecc.).
Unico rischio nel ritardare la vendemmia sono le gelati precoci e il sorgere della muffa grigia, nel secondo caso si perde tutto o quasi il raccolto, nel primo caso, la sorte ha voluto stupire un’ennesima volta.
La raccolta di uve gelate, seguite da un’attenta e tempestiva vinificazione (l’uva deve avere minimo 7° sotto lo zero) si ottiene un’altra tipologia di vino che accompagnata da Spätlese (se non botritizzate), beerenauslese o trockenbeerenauslese (secondo l’aspetto, e l’attacco della muffa nobile), è una vera e propria rarità (i fattori che lo favoriscono devono essere tutti in contemporanea, cosa non sempre possibile) e curiosità.
Vini molto cari (visto le difficoltà e la quantità di raccolto, in genere da due a quattro annate su dieci) e longevi, si possono trovare in commercio in ambienti esclusivi annate molto vetuste in perfetto equilibrio qualitativo; tipico l “Hochheimer Domdechaney 1971/1972”, vino che porta le due date (caso quasi unico) visto che è il prodotto della campagna 1971 ma vendemmiato nel 1972 (06 Gennaio).
Per completare l’importanza del Rheingau nella viticoltura tedesca va segnalato anche l’origine del termine “Kabinett” il primo livello dei Prädikatswein, questo deriva dal termine omonimo che definiva e definisce ancor oggi le cantine interrate del Kloster Eberbach risalenti al 1135, dove i monaci Cistercensi ed oggi la Staatweingüter Eltville conservavano e conservano le bottiglie di vino per il loro affinamento.
Come abbiamo già scritto Il Riesling è il vitigno più tipico della zona, tanto da avere come sinonimo “Johannisberg” (vedi sopra), copre oltre l’80% dei vigneti e caso unico in tutta la Germania è in costante aumento; il Rheingau è l’unico Anbaugebiet dove i vitigni rossi non sono in aumento.
Questo territorio è sinonimo per il mercato estero come grande vino bianco, di qua la menzione “Hoch” diminutivo e sinonimo di Hochheim uno dei comuni del Rheingau, definita dal mercato anglosassone qualche secolo fa per identificare l’origine tedesca dei vini.
Oggi il termine ha meno rilevanza commerciale, ma comunque ancora usato come “Riesling Hochgewächs”, termine che identifica i vini a base Riesling prodotti nei vari Anbaugebieten dell’ Hessen e del Rheinland-Pfalz, solo nella qualifica “trocken” con caratteristiche specifiche (vedi i vari Weinverordnung).
Altra menzione (questa volta non originaria del Rheingau, ma utilizzata per usanza storica) è “Liebfraumilch”, nata nel Rheinhessen ( di fronte al Rheingau e all’Hessische Bergstrasse nella sponda opposta del Rhein) per commercializzare un vino obbligatoriamente amabile o dolce (min. 18,00 g/l di residuo zuccherino), prodotto da una miscela di vitigni (vedi Weinverordnung), destinato al mercato inglese, oggi non più richiesto nella stessa quantità di 20/30 anni fa (al momento i sapori dolci o amabili di vini comuni non hanno mai avuto interesse al di fuori del mercato inglese, dove anche qui ha perso il suo appeal).

“Rheingau Charta ed Erste Gewächs”:
abbiamo già accennato alla riorganizzazione dei 30.000 vigneti tedeschi trasformati in 2.600 circa (legge 1971, sostituita nel 1994 e sue modifiche successive), riorganizzazione che ha fatto più chiarezza nel variegato mondo di un’enormità di nomi diversi ma che ha lasciato e lascia ancor oggi molte perplessità.
Un pensiero accomuna tutti gli autori di enologia tedesca e mondiale è che se 30.000 nomi erano troppi, lo sono anche 2.600, meglio sarebbe stato di concedere il nome del vigneto “Einzellage” solo a quelli degni di essere riconosciuti con il proprio nome (circa 300/400).
Il guaio maggiore è stato di accorpare vigneti meno significativi sotto il nome dell’Einzellage più famoso, il che ha portato a sminuire il valore dei vini prodotti nei vigneti storici.
Il tutto ha portato a liti quasi infinite e a ricomposizioni continue dei vari vigneti (vedi Doctor nella Mosella), il tutto ha convinto il Sig. Bernhard Breuer nel 1984 ha creare un’associazione tra i produttori del Rheingau (inizialmente 50), la quale difendeva con un marchio apposto sulla contro-etichetta (un bifora romanica a profilo bianco su fondo nero e la scritta Charta) l’origine storica (classica) della provenienza dell’uva.
Con il tempo aderirono quasi la totalità dei produttori del vigneti più storici dando un messaggio al mercato che solo quei vini con quel marchio sono di provenienza delle zone più storiche ed originarie.
Le caratteristiche richieste per ottenere il marchio “Charta” sono:
un peso mosto superiore di 8° Öschle a quelli richiesti dal Weinverordnung;
sostenere un esame chimico fisico organolettico entro il 1° Maggio seguente all’annata della vendemmia;
essere commercializzati non prima del 1° Settembre dell’annata seguente alla vendemmia;
il residuo zuccherino deve essere quello dei vini “trocken”.
L’importanza di quel marchio, ma soprattutto la sua filosofia in difesa di diritti storici ha convinto molti altri produttori
così nel 1999 si è creata la menzione “Erste Gewächs” (vedi le caratteristiche nel Weinverordnung), grazie alla volontà della “Rheingauer Weinbauverband”, la quale grazie alla classificazione eseguita dal “Forschungsanstalt di Geisenheim” tenendo conto le origini storiche, la posizione, l’esposizione, i vitigni coltivati (solo Riesling o Spätburgunder) ha classificato un certo numero di Einzellage (73) che dal 2002 possono portare in etichetta la menzione “Erste Gewächs”.
Questo marchio di fatto ha sostituito il “Charta” anche se qualche produttore continua ad usare quest’ultimo, visivamente il marchio “Erste Gewächs” si distingue dal “Charta” per avere tre al posto di una soltanto, bifore romaniche a profilo bianco su campo nero con la scritta VDP (vedi pagina specifica).

Elenco dei Einzellage che hanno diritto al marchio “Charta”
(da Enciclopedia Vini del Mondo di Tom Stevenson edito da Sotheby’s)
comune o frazione:
nome Einzellage, attuale dimensione, dimensione storica:
Lorch:
Bodenthal Steinberg: 28,10 ettari, 12,30 ettari;
Kapellenberg: 56,90 ettari, 17,90 ettari;
Krone: 14,50 ettari, 7,50 ettari;
Assmannshausen:
Höllenberg: 43,40 ettari, 20,00 ettari;
Rüdesheim:
Berg Schloßberg: 25,50 ettari, 23,20 ettari;
Berg Roseneck: 26,70 ettari, 16,20 ettari;
Berg Rottland: 36,20 ettari, 32,30 ettari;
Geisenheim:
Fuchsberg: 44,40 ettari, 5,60 ettari;
Rothenberg: 26,80 ettari, 9,00 ettari;
Kläuserweg: 57,60 ettari, 14,30 ettari;
Mäuerchen: 32,60 ettari, 3,60 ettari;
Johannisberg:
Schloß Johannisberg: 21,90 ettari, 16,60 ettari;
Klaus: 2,00 ettari, 2,00 ettari;
Hölle: 20,90 ettari, 6,20 ettari;
Mittelhölle: 6,50 ettari, 6,50 ettari;
Winkell:
Jesuitengarten: 31,20 ettari, 26,00 ettari;
Hasensprung: 103,80 ettari, 19,90 ettari;
Schloß Vollrads: 37,70 ettari, 15,00 ettari;
Mittelheim:
St. Nikolaus: 44,80 ettari, 6,70 ettari;
Oestrich:
Lenchen: 130,60 ettari, 35,80 ettari;
Doosberg: 137,90 ettari, 38,40 ettari;
Hattenheim:
Engelmannsberg: 14,10 ettari, 10,50 ettari;
Mannberg: 8,10 ettari, 8,10 ettari;
Pfaffenberg: 6,60 ettari, 6,60 ettari;
Nussbrunnen: 10,80 ettari, 10,80 ettari;
Wisselbrunnen: 16,90 ettari, 9,70 ettari;
Steinberg: 36,70 ettari, 26,90 ettari;
Hallgarten:
Schönhell: 52,10 ettari, 18,90 ettari;
Erbach:
Marcobrunn: 5,20 ettari, 5,20 ettari;
Steinmorgen: 28,20 ettari, 8,60 ettari;
Siegelsberg: 15,10 ettari, 13,70 ettari;
Hohenrain: 17,10 ettari, 5,80 ettari;
Schloßberg: 28,10 ettari, 12,30 ettari;
Kiedrich:
Gäfenberg: 56,90 ettari, 17,90 ettari;
Wasseros: 14,50 ettari, 7,50 ettari;
Eltville:
Sonnenberg: 43,40 ettari, 20,00 ettari;
Rauenthal:
Baiken: 25,50 ettari, 23,20 ettari;
Gehrn: 26,70 ettari, 16,20 ettari;
Rothenberg: 36,20 ettari, 32,30 ettari;
Nonnenberg: 44,40 ettari, 5,60 ettari;
Wülfen: 26,80 ettari, 9,00 ettari;
Wildsau: 57,60 ettari, 14,30 ettari;
Langenberg: 32,60 ettari, 3,60 ettari;
Walluf:
Walkenberg: 21,90 ettari, 16,60 ettari;
Wiesbaden:
Neroberg: 2,00 ettari, 2,00 ettari;
Hochheim:
Domdechaney: 20,90 ettari, 6,20 ettari;
Kirchenstück: 6,50 ettari, 6,50 ettari;
Hölle: 31,20 ettari, 26,00 ettari;
Königin Victoria Berg: 103,80 ettari, 19,90 ettari.

Come si può notare solo sette Einzellagen sono rimasti inalterati nel tempo, mentre alcuni sono decuplicati.
Tra i grandi nomi solo Marcobrunn e Nussbrunnen si sono salvati, mentre anche i Schloß Johannisberg e Vollrads e lo Steinberg (kloster Eberbach) hanno subito variazioni.

Il Riesling come già detto è il vitigno più diffuso, (si hanno notizie di un primo impianto a base Riesling eseguito nel 1346 eseguito a Geisenheim) di seguito si elencano le varietà delle viti idonee alla coltivazione per il Rheingau con le loro dimensioni (dati 2007 Regierungspräsidium Darmstadt)
Riesling: 2.732 ettari;
Spätburgunder: 386 ettari;
Müller Thurgau: 50 ettari;
Weißburgunder: 42 ettari;
Grauburgunder: 19 ettari;
Dornfelder: 19 ettari;
Kerner: 17 ettari;
Dunkelfelder: 14 ettari;
Ehrenfelser: 11 ettari;
Chardonnay: 10 ettari,
Silvaner: 9 ettari;
Blauer Portugieser: 8 ettari;
Frühburgunder: 7 ettari;
Rotberg: 7 ettari;
St. Laurent: 7 ettari,
Sauvignon blanc: 5 ettari;
GewÜrztraminer: 5 ettari;
Regent: 4 ettari;
Reichensteiner: 3 ettari;
Merlot: 3 ettari;
Scheurebe: 2 ettari;
Cabernet Mitos: 2 ettari,
Cabernet Sauvignon: 2 ettari;
Schwarzriesling : 2 ettari;
altri vitigni: 28 ettari ;
totale bianchi : 2.621 ettari l’84,70%
totale rossi: 473 ettari il 15,30%;
totale complessivo 3.094 ettari.

I numeri del Rheingau:
1 Anbaugebiet per Qualitätswein e Prädikatswein;
2 landwein: uno pluriregionale e uno regionale;
1 Bereich
14 comuni
10 Grosslagen
2 Grosslagenfrei
119 Einzellagen
927 viticoltori,
673 vinificatori di cui
329 con meno di 1 ettaro,
280 con meno di 10 ettari
64 con più di 10 ettari
254 viticoltori confluiscono le loro uve alle 7 cantine sociali;
superficie impegnata (2008): 3.125 ettari,
superficie in produzione (2008) 3061 ettari.

Produzione (dati DWI 2009):
276.294 ettolitri,
resa media ad ettaro: 90,30 hl/ha,
nessun vino da tavola,
35,90% Qualitätswein,
64,10% Prädikatswein;

Produzione (dati DWI 2008):
263.089 ettolitri,
1.519 ettolitri di Tafel Wein,
138.659 ettolitri di Qualitätswein,
122.912 ettolitri di Prädikatswein.
Certificati nel 2008:
198.000 ettolitri;
di cui per colore:
168.000 ettolitri di vino bianco,
21.000 ettolitri dio vino rosso,
9.000 ettolitri di vino rosato;
per sapore:
103.000 ettolitri trocken,
63.000 ettolitri halbtrocken,
32.000 ettolitri lieblich e süß;
per categoria:
145.795 Qualitätswein,
33.103 ettolitri di Kabinett,
17.305 ettolitri Spätlese,
1.241 ettolitri Auslese,
208 ettolitri Beerenauslese, Trockenbeerenauslese, Eiswein;

Hessische Ausführungsverordnung zum Weingesetz
Vom 5. Oktober 1995

(fonte Regierungspräsidium Darmstadt)

 

§ 1

Bestimmte Anbaugebiete

(Zu § 3 Abs. 4 Weingesetz)

 

(1) Die Rebflächen in den Städten und Gemeinden:

Alsbach-Hähnlein

Bensheim

Heppenheim

Seeheim-Jugenheim

Zwingenberg

Dietzenbach

Groß-Umstadt

Roßdorf

bilden das bestimmte Anbaugebiet für Qualitätswein „Hessische Bergstraße“ (§ 3 Abs. 1 Satz 1 Nr. 4 des Weingesetzes).

(2) Die Rebflächen in den Städten und Gemeinden

Eltville am Rhein

Frankfurt am Main

Felsberg

Flörsheim am Main

Geisenheim

Hochheim am Main

Kiedrich

Lorch

Oestrich-Winkel

Rüdesheim am Rhein

Walluf

Landeshauptstadt Wiesbaden

bilden das bestimmte Anbaugebiet für Qualitätswein „Rheingau“ (§ 3 Abs. 1 Satz 1 Nr. 9 des Weingesetzes).

 

§ 2

Weinbaugebiete für Tafelwein und deren Untergebiete

(Zu § 3 Abs. 4 Weingesetz in Verbindung mit § 1 Weinverordnung)

 

Die in § 1 genannten Rebflächen sind Bestandteile des Untergebietes Rhein des Weinbaugebietes für Tafelwein Rhein-Mosel (§ 1 Nr. 5 der Weinverordnung).

 

§ 3

Landwein

(Zu § 3 Abs. 4 und § 22 Abs. 2 Weingesetz in Verbindung mit § 2 Weinverordnung)

 

(1) Der von den in § 1 Abs. 1 genannten Rebflächen gewonnene Landwein wird zugelassen und trägt die Bezeichnung Starkenburger Landwein (§ 2 Nr. 18 der Weinverordnung).

(2) Der von den in § 1 Abs. 2 genannten Rebflächen gewonnene Landwein wird zugelassen und trägt die Bezeichnung Rheingauer Landwein (§ 2 Nr. 13 der Weinverordnung).

(3) Der natürliche Alkoholgehalt des Landweines muß mindestens 53° Ö (6,40% vol. Alkohol) betragen.

 

§ 4

Wiederbepflanzung und Reserve

(zu § 6 Abs. 3, 4 und § 8a Abs. 3 Weingesetz)

 

(1) Ein im Rahmen der Verordnung (EG) Nr. 1493/99 erworbenes Wiederbepflanzungsrecht kann bis zum Ende des achten auf das Jahr der Rodung folgenden Weinjahres von dem Betrieb, dem es gewährt wurde, ausgeübt werden.

(2) Das Regierungspräsidium Darmstadt kann auf Antrag die Übertragung eines Wiederbepflanzungsrechts auf einen anderen Betrieb zulassen. Eine Übertragung ist zulässig, wenn

1. die für die Wiederbepflanzung vorgesehene Fläche nach § 4 der Weinverordnung zur Erzeugung von Qualitätswein b. A. geeignet ist,

2. in unmittelbarem räumlichen Zusammenhang mit zulässigerweise mit Reben bepflanzten oder vorübergehend nicht bepflanzten Flächen steht,

3. die Übertragung des Wiederbepflanzungsrechts der Qualitätssteigerung dient oder die neue Fläche unter Berücksichtigung der wesentlichen weinbaulichen Gesichtspunkte mindestens gleichwertig ist und

4. die neue Fläche mit Rebsorten bestockt wird, die gleiches oder niedrigeres Ertragspotenzial aufweist.

(3) Für die bestimmten Anbaugebiete Rheingau und Hessische Bergstraße wird eine gemeinsame regionale Reserve von Pflanzungsrechten geschaffen.

Die Verwaltung obliegt dem Regierungspräsidium Darmstadt, bei dem ein beratender Ausschuss gebildet wird. In den Ausschuss entsendet der Rheingauer Weinbauverband e.V. drei Mitglieder und der Weinbauverband Hessische Bergstraße e. V. zwei Mitglieder.

Die Amtsdauer der Mitglieder beträgt fünf Jahre. Wiederbenennungen sind möglich.

Mitglieder können durch den benennenden Verband vorzeitig abberufen werden. Bis zur Benennung der Nachfolge nimmt das bisherige Mitglied seine Aufgaben weiter wahr.

(4) Pflanzungsrechte aus der Reserve sollen insbesondere gewährt werden, wenn

1. die Leitrebsorten des jeweiligen bestimmten Anbaugebiets verwendet werden und

2. die Anbaueignung der Flächen überdurchschnittlich ist.

(5) Erzeugern, die die Voraussetzungen nach Art. 5 Abs. 3 Buchst. a der Verordnung (EG) Nr. 1493/1999 erfüllen, werden die Pflanzungsrechte aus der Reserve kostenlos gewährt.

Andere Erzeuger erhalten Pflanzungsrechte gegen Zahlung eines Betrages, der in der Regel fünfzig Cent pro Quadratmeter beträgt.

Das Regierungspräsidium Darmstadt kann bei Vorliegen besonderer Gründe, insbesondere auch unter Berücksichtigung der Marktsituation, auf Vorschlag des beratenden Ausschusses einen hiervon abweichenden Betrag festsetzen.

Der Betrag wird der jeweiligen gebietlichen Absatzförderung zugewiesen.

(6) Vorgenommene Aufgaben, Rodungen, Wiederbepflanzungen und Neuanpflanzungen von Rebflächen sind dem Regierungspräsidium Darmstadt bis zum 31. Mai des darauf folgenden Jahres zu melden.

 

§ 4a

Förderung von Umstrukturierung und Umstellung

(zu § 8 Weinverordnung)

 

(1) Die Mindestparzellengröße,

1. für die eine Umstrukturierungsbeihilfe gewährt werden kann, beträgt ein Ar,

2. die sich aus der Umstrukturierung und Umstellung ergeben muss, beträgt fünf Ar.

(2) Förderungsfähig ist

1. im Rahmen der Rebsortenumstellung eine Umstellung

a). im bestimmten Anbaugebiet Rheingau auf die Rebsorten Weißer Riesling und Blauer Spätburgunder,

b). im bestimmten Anbaugebiet Hessische Bergstraße auf die Rebsorten Weißer Riesling, Grüner Silvaner, Gewürztraminer, Auxerrois, Weißer Burgunder, Chardonnay, Grauer Burgunder, Blauer Frühburgunder, Müllerrebe, Saint Laurent, Blauer Spätburgunder, Regent, Johanniter, Cabernet mitos, Cabernet sauvignon, Dakapo, Deckrot, Dornfelder, Dunkelfelder und Portugieser,

2. im Rahmen der Verbesserung der Rebflächenbewirtschaftungstechniken

a). die Vergrößerung oder Verminderung der Zeilenbreite auf 1,80 m bis 2,20 m in Direktzuglagen und 1,60 m bis 2,00 m in Seilzuglagen,

b). die Rodung von Zwischenzeilen, soweit sie aus betriebswirtschaftlicher Sicht von Vorteil ist,

c). die Arrondierung, sofern dies eine verbesserte Bewirtschaftungstechnik angrenzender Rebflächen ermöglicht.

(3). Das Regierungspräsidium Darmstadt ist für das Verfahren zur Durchführung der Förderung der Umstrukturierung und Umstellung zuständig.

Es erstellt jährlich einen Durchführungsplan, der alle Maßnahmen und Flächen enthält.

Berücksichtigt werden für das Jahr 2000 nur Förderanträge, die entsprechend der Hinweise des früheren Weinbauamtes mit Weinbauschule Eltville bis zum 20. November 2000 bei dieser Behörde gestellt worden sind.

In den darauf folgenden Jahren sind Anträge jeweils bis zum 30. Juni beim Regierungspräsidium Darmstadt zu stellen.

(4). Mit den Maßnahmen darf erst nach Bewilligung oder einer besonderen Erlaubnis zum vorzeitigen Beginn begonnen werden.

Die Maßnahmen sind binnen einer Frist von drei Jahren nach Bewilligung abzuschließen.

Alle für die Abwicklung und Kontrolle erforderlichen Unterlagen sind dem Regierungspräsidium Darmstadt auf Anforderung vorzulegen und bis fünf Jahre nach Beendigung der Maßnahme aufzubewahren.

Die Bediensteten der zuständigen Behörde sind befugt, die Grundstücke für Vor-Ort-Kontrollen zu betreten.

 

§ 5

Sachverständigenausschuß

(Zu § 6 Abs. 1 Weinverordnung)

(1) Beim Regierungspräsidium Darmstadt wird ein Sachverständigenausschuß gebildet.

(2) Dem Ausschuß gehören an:

4 Mitglieder des Rheingauer Weinbauverbandes e. V.,

1 Mitglied des Weinbauverbandes Hessische Bergstraße e. V,

1 Mitglied des Genossenschaftsverbandes Hessen/Rheinland-Pfalz/Thüringen e. V. in Neu Isenburg,

1 Mitglied der Weinkomissionäre,

1 Mitglied des Deutschen Wetterdienstes, Agrarmeteorologische Beratungs- und Forschungsstelle Geisenheim,

1 Mitglied des Hessischen Landesamtes für Umwelt und Geologie,

3 Mitglieder der Forschungsanstalt Geisenheim am Rhein, und zwar vom

Fachgebiet Bodenkunde und Pflanzenernährung,

Fachgebiet Rebenzüchtung und Rebenveredlung,

Fachgebiet Weinbau,

1 Mitglied des Regierungspräsidiums Darmstadt.

Das Regierungspräsidium Darmstadt beruft die Mitglieder des Ausschusses auf Vorschlag der vertretenen Institutionen und Organisationen für die Dauer von 5 Jahren. Für jedes Mitglied ist ein ständiges stellvertretendes Mitglied zu benennen. Den Vorsitz führt das Mitglied des Regierungspräsidiums Darmstadt. Der Ausschuß gibt sich eine Geschäftsordnung.

 

§ 6

Rebsortenverzeichnis und Klassifizierung von Rebsorten

(zu § 8c Abs. 1 und 2, § 17 Abs. 4 Weingesetz)

(1). Für die Herstellung von Wein und Qualitätswein sind die in der Rebsortenliste (Anlage 3) aufgeführten Rebsorten sowie die Rebsorten aus genehmigten Versuchsanlagen nach Abs. 4 und 5 zugelassen.

Soweit nach der Erstellung der Rebsortenliste weitere Sorten in das Sortenregister des Bundessortenamtes oder in eine entsprechende Liste eines anderen EG-Mitgliedstaates aufgenommen werden, sind auch diese zugelassen. Im Falle der Streichung einer Rebsorte gilt eine Übergangsfrist von höchstens fünfzehn Jahren.

(2). In die Rebsortenliste können auf Antrag weitere Rebsorten aufgenommen werden, wenn

1. der beim Regierungspräsidium Darmstadt zu bildende Rebsortenprüfungsausschuss dies befürwortet und

2. soweit Rechtsakte der Europäischen Gemeinschaften nicht entgegenstehen,

a). eine ausreichende Qualität aufgrund der analytischen und organoleptischen Eigenschaften des Weins und die hinreichende Anbaueignung vom Antragsteller nachgewiesen wurde oder

b). die Rebsorten zur Erhaltung der genetischen Vielfalt erforderlich sind.

Die Nachweise zu Satz 1 Nr. 2 Buchst. a und b sind vom Antragsteller durch geeignete Unterlagen, soweit erforderlich durch die Ergebnisse von Anbauversuchen nach Abs. 4 zu erbringen.

(3). Dem Rebsortenprüfungsausschuss gehören an:

3 Mitglieder zur Vertretung des Rheingauer Weinbauverbandes e.V.,

1 Mitglied zur Vertretung des Weinbauverbandes Hessische Bergstraße e.V.,

1 Mitglied zur Vertretung des Genossenschaftsverbandes Hessen/Rheinland-Pfalz/Thüringen e.V. Frankfurt,

1 Mitglied zur Vertretung des Verbandes der Weinkommissionäre Hessen,

1 Mitglied zur Vertretung des Arbeitskreises Hessischer Rebenveredler,

1 Mitglied zur Vertretung des Fachgebietes Rebenzüchtung und Rebenveredlung der Forschungsanstalt Geisenheim am Rhein,

1 Mitglied zur Vertretung des Regierungspräsidiums Darmstadt.

§ 5 Abs. 2 Satz 2 bis 4 gilt entsprechend.

(4) Zur Prüfung der Anbaueignung von Rebsorten ist ein Anbauvertrag abzuschließen und dem Regierungspräsidium Darmstadt vorzulegen.

(5) Für die Genehmigung von Versuchsanlagen gilt folgendes:

1. Die Genehmigung einer Versuchsanlage wird auf einen Zeitraum von fünfzehn Jahren ausgesprochen. Eine einmalige Verlängerung bis zu einem Zeitraum von höchstens fünfzehn Jahren ist zulässig.

2. Im Weinanbaugebiet Rheingau dürfen höchstens zwanzig Versuchsanlagen und im Weinanbaugebiet Hessische Bergstraße höchstens zehn Versuchsanlagen einer Rebsorte genehmigt werden. Pro Betrieb darf nicht mehr als eine Versuchsanlage pro Rebsorte und vergleichbaren Standortbedingungen erstellt werden.

3. Eine Versuchsanlage darf nicht mehr als eintausendfünfhundert Rebstöcke umfassen.

4. Eine Vergleichssorte ist mit anzupflanzen. Die Anlage kann auf einem Standort aufgebaut werden oder aufgebaut sein, der dem Standort der Versuchsanlage entspricht.

5. Die Möglichkeit von Tastversuchen kann genehmigt werden, sofern der Rebsortenprüfungsausschuss dem zustimmt.

6. Sofern kein Züchter im Bundesgebiet eingetragen ist, kann das Regierungspräsidium Darmstadt eine vertragliche Vereinbarung mit dem Antragsteller schließen. Eine Auswertung der Versuchsanlagen aus züchterischer Sicht ist nicht zulässig.

 

§ 7

Hektarertrag

(Zu § 9 Abs. 2 Weingesetz)

 

(1) Der Hektarertrag für die bestimmten Anbaugebiete Rheingau und Hessische Bergstraße wird auf jeweils 100 hl Wein festgesetzt.

(2) Im Falle von Flurbereinigungen ist bei der Berechnung des Gesamthektarertrages die Fläche maßgeblich, die sich nach § 10 Abs. 3 Satz 2 der Weinverordnung ergibt

 

§ 8

Hektarertragsregelungen und Meldungen

(Zu § 12 Abs. 3 Nr. 3, 4 und 5, Abs. 4 und 5 Weingesetz in Verbindung mit § 29 Abs. 3 und § 31 Wein-Überwachungsverordnung)

 

(1) Abweichend von § 10 Abs. 1 Satz 1 und § 11 Abs. 1 Satz 1 des Weingesetzes dürfen Weinbaubetriebe, die ihre gesamte Ernte als Weintrauben oder Traubenmost an andere abgeben und nicht über eigene betriebliche Verarbeitungsmöglichkeiten verfügen, Mengen, die den Gesamthektarertrag übersteigen, an andere abgeben.

(2) Bei Winzergenossenschaften und nach dem Marktstrukturgesetz anerkannten Erzeugergemeinschaften gelten alle in einem einzigen Bereich gelegenen Rebflächen von Weinbaubetrieben, die ihre gesamte Ernte als Weintrauben oder Traubenmost abzuliefern haben, als ein Betrieb im Sinne der §§ 9 bis 11 sowie des § 12 Abs. 1 und Abs. 3 Nr. 1 bis 3 des Weingesetzes.

(3) Die Erzeugerzusammenschlüsse nach Abs. 2 dürfen abweichend von § 9 Abs. 1 Satz 1 und § 10 Abs. 1 Satz 1 des Weingesetzes Übermengen zur jährlichen Selbstversorgung der Familien ihrer Mitglieder abgeben, höchstens jedoch bis zu 300 Liter je Mitgliedsbetrieb.

(4) Die Abgabe von Übermengen nach Abs. 3 ist nur an Mitglieder zulässig, die in dem betreffenden Weinwirtschaftsjahr Weintrauben oder Traubenmost an den Erzeugerzusammenschluß abgeliefert haben. Dabei muß der abgegebene Traubensaft oder Wein auf Flaschen abgefüllt und auf dem Etikett mit den in Nr. 1 bis 4 und auf dem Flaschenverschluß mit den unter Nr. 1 bis 3 aufgeführten Angaben versehen werden:

1. der abfüllende Betrieb; auf dem Flaschenverschluß alternativ die Betriebsnummer,

2. das Erntejahr,

3. "Wein aus Übermengen" und

4. "Nur zur Selbstversorgung innerhalb der Familie".

Über die Abgabe nach Abs. 3 sind Einzelnachweise zu führen.

Nach Ablauf eines jeden Weinwirtschaftsjahres ist dem Regierungspräsidium Darmstadt die Menge der nach Abs. 3 abgegebenen Übermengen zu melden.

(5) Die Betriebe melden jährlich die Flächenveränderungen auf Grund von Eigentumsübergängen, neuen Pachtverhältnissen und sonstigen Nutzungsfestlegungen.

Winzergenossenschaften und nach dem Marktstrukturgesetz anerkannte Erzeugergemeinschaften geben bezüglich der Rebfläche, deren Trauben die Mitglieder voll abzuliefern haben, für ihre Mitglieder diese Meldung ab.

Beim Regierungspräsidium Darmstadt ist ein Rebflächenverzeichnis eingerichtet, das aufgrund der Meldungen fortgeschrieben wird.

(6) Betriebe, Winzergenossenschaften und die nach dem Marktstrukturgesetz anerkannten Erzeugergemeinschaften melden mit Stichtag 31. Juli jährlich:

1. den vorhandenen Bestand an Traubenmost, teilweise gegorenem Traubenmost, Wein, Schaumwein oder sonstiger Erzeugnisse, bei deren Herstellung zur Weinbereitung geeignete Erzeugnisse oder Wein verwendet worden sind, und

2. die Verwendung, Verwertung und den Bestand der Übermengen.

(7) Die Meldungen nach Abs. 4, 5 und 6 sind jährlich spätestens am 10. August dem Regierungspräsidium Darmstadt einzureichen.

 

§ 9

Erziehung, Anschnitt, Beregnung, natürliche Mindestalkoholgehalte

(Zu § 17 Abs. 3 Weingesetz)

 

(1) Erziehung und Anschnitt sind so auszuführen, daß bei der jeweiligen Rebsorte unter Berücksichtigung des Standortes die optimale Traubenqualität erreicht werden kann.

(2) Die Beregnung von Rebflächen ist zulässig, wenn mit der Zusatzberegnung eine Qualitätssteigerung oder eine Qualitätssicherung erreicht wird und die Umweltbedingungen dies rechtfertigen.

(3) Die Beregnung von nicht im Ertrag stehenden Rebflächen sowie zum Frostschutz ist zulässig.

(4) Die natürlichen Mindestalkoholgehalte für Qualitätsweine, Qualitätsweine mit Prädikat und Qualitätsschaumweine b. A. bestimmt die Anlage 1.

(5) Die Bestimmung des natürlichen Alkoholgehaltes erfolgt durch die Umrechnung der Oechslegrade in Volumenprozent Alkohol.

Die Ermittlung der Oechslegrade erfolgt mit vorgeklärten Mostproben, die aus dem Behältnis zu entnehmen sind.

Sie dürfen noch nicht angegoren sein.

Die entnommenen Mostproben sind durch einen Faltenfilter zu klären.

Es dürfen nur Mostgewichtswaagen mit Zertifikat verwendet werden.

Die abgelesenen Werte sind auf 20° C umzurechnen.

Die Bestimmung des natürlichen Alkoholgehaltes kann auch mit einem geeichten Refraktometer durchgeführt werden, wenn die Messung aus einer gleichmäßig durchmischten repräsentativen Probe erfolgt.

 

§ 10

abrogato

 

§ 11

Handlese bei Auslese und Eiswein

(Zu § 20 Abs. 6 Weingesetz)

 

Für die Zuerkennung der Prädikate Auslese und Eiswein muß das Erntegut von Hand gelesen worden sein.

 

§ 12 a

Gütezeichen "Erstes Gewächs"

(Zu § 24 Abs. 4 Weingesetz und § 30 Abs. 3 Weinverordnung)

 

(1) Als Gütezeichen im Sinne von § 30 Abs. 1 Nr. 2 Buchst. b der Weinverordnung wird das Gütezeichen "Erstes Gewächs" zugelassen.

Träger ist der Rheingauer Weinbauverband e. V.

Dieser erlässt mit Zustimmung des für Weinbau zuständigen Ministeriums die Verleihungsbestimmungen und die Ausgestaltung des Gütezeichens und veranlasst deren Bekanntmachung.

(2) Abweichend von § 30 Abs. 2 der Weinverordnung und Art. 15 Abs. 1 der Verordnung (EWG) Nr. 3201/90 der Kommisssion vom 16. Oktober 1990 über Durchführungsbestimmungen für die Bezeichnung und Aufmachung der Weine und der Traubenmoste (ABl. EG Nr. L 309 S. 1) in der jeweils geltenden Fassung darf das Gütezeichen "Erstes Gewächs" auch für Qualitätswein verliehen werden, sofern die zur Prüfung angestellte Partie mindestens 300 l umfasst.

Für Weine mit Prädikat, die nach den Richtlinien des Rheingauer Weinbauverbandes im Bereich der "edelsüßen" Weine für das Gütezeichen "Erstes Gewächs" zugelassen sind, muss die zur Prüfung angestellte Partie mindestens 100 l umfassen.

 

§ 12 b

Bezeichnung "Classic" und "Selection"

 

(1) Für die Herstellung von Wein mit der Bezeichnung "Classic" dürfen nach § 32a der Weinverordnung

1. im bestimmten Anbaugebiet Hessische Bergstraße nur die Rebsorten

Weißer Riesling, Weißer Burgunder (oder mit der synonymen Rebsortenbezeichnung Weißburgunder), Grauer Burgunder (oder mit der synonymen Rebsortenbezeichnung Grauburgunder), Grüner Silvaner, Müller-Thurgau (oder mit der synonymen Rebsortenbezeichnung Rivaner) und Blauer Spätburgunder

2. im bestimmten Anbaugebiet Rheingau nur die Rebsorte

Weißer Riesling angegeben werden.

 

(2) Für die Herstellung von Wein mit der Bezeichnung "Selection" dürfen nach § 32b der Weinverordnung

1. im bestimmten Anbaugebiet Hessische Bergstraße nur die Rebsorten

Weißer Riesling, Weißer Burgunder (oder mit der synonymen Rebsortenbezeichnung Weißburgunder), Grauer Burgunder (oder mit der synonymen Rebsortenbezeichnung Grauburgunder), Grüner Silvaner, Müller-Thurgau (oder mit der synonymen Rebsortenbezeichnung Rivaner) und Blauer Spätburgunder

2. im bestimmten Anbaugebiet Rheingau nur die Rebsorten

Weißer Riesling und Blauer Spätburgund angegeben werden.

 

§ 13

Geographische Angaben

(Zu § 39 Abs. 2 Weinverordnung)

 

Für Qualitätsweine und Qualitätsweine mit Prädikat ist bei Angabe einer der in Nr. 1 oder 2 bezeichneten gemeindeübergreifenden Einzel- oder Großlagen der jeweils aufgeführte Gemeinde- oder Ortsteilname anzugeben.

1.Bestimmtes Anbaugebiet

Hessische Bergstraße

Gemeinde/Ortsteil: Einzellage:

Auerbach: Fürstenlager;

Bensheim: Fürstenlager, Hemsberg, Streichling;

Heppenheim: Maiberg, Steinkopf, Stemmler;

Umstadt: Herrnberg;

Zwingenberg: Alte Burg;

Gemeinde/Ortsteil: Großlage:

Auerbach: Rott;

Bensheim: Wolfsmagen;

Heppenheim: Schloßberg.

 

Bestimmtes Anbaugebiet

Rheingau:

Gemeinde/Ortsteil: Einzellage:

Assmannshausen: Höllenberg;

Erbach: Steinmorgen;

Frauenstein: Herrnberg;

Geisenheim: Kläuserweg;

Hallgarten: Hendelberg, Jungfer;

Hattenheim: Rheingarten, Schützenhaus;

Hochheim: Berg, Reichestal;

Hochheim oder Flörsheim: Herrnberg;

Johannisberg: Klaus;

Kiedrich: Sandgrub;

Oestrich: Doosberg;

Winkel: Gutenberg.

Gemeinde/Ortsteil: Großlage:

Assmannshausen: Steil;

Hallgarten: Mehrhölzchen;

Hattenheim: Deutelsberg;

Hochheim oder Kostheim: Daubhaus;

Johannisberg: Erntebringer;

Oestrich: Gottesthal;

Rauenthal: Steinmächer;

Rüdesheim oder Lorch: Burgweg.

 

 

§ 14

Herbstbuch

(Zu § 14 Abs. 1 Wein-Überwachungsverordnung)

 

Das Herbstbuch ist nach dem Muster der Anlage 2 zu führen.

 

§ 15

Buchführungserleichterung

(Zu § 11 Abs. 1 Satz 2 Wein-Überwachungsverordnung)

 

Die Regelung des § 11 Abs. 1 Satz 1 der Wein-Überwachungsverordnung gilt unter den dort genannten Voraussetzungen auch für selbst erzeugten Traubenmost und Wein.

 

§ 16

Buchführungsverfahren

(Zu § 12 Abs. 2 Wein-Überwachungsverordnung)

 

Wer ein nach § 12 Abs. 1 der Wein-Überwachungsverordnung genehmigtes Buchführungsverfahren anwendet, ist verpflichtet, dies dem Regierungspräsidium Darmstadt innerhalb eines Monats anzuzeigen.

 

§ 17

Automatisierte Analysenbuchführung

(Zu § 13 Abs. 2 Satz 2 Wein-Überwachungsverordnung)

 

(1) Die Analysenbuchführung mittels automatisierter Datenverarbeitung umfaßt die in § 13 Abs. 1 Satz 2 der Wein-Überwachungsverordnung vorgeschriebenen Angaben in entsprechender Weise.

(2) Die verwendeten Systeme müssen über paßwortkontrollierte Zugangsberechtigungen sowie mindestens zwei Validierungsebenen und die Funktionen zur Protokollierung von Datenänderungen (Audit-Trail-Funktionen) für alle Dateneinträge verfügen. Die Endvalidierung der Angaben nach § 13 Abs. 1 Satz 2 Nr. 1 bis 4 der Wein-Überwachungsverordnung ersetzt Namen und Unterschrift im Sinne des § 13 Abs. 1 Satz 2 Nr. 5 der Wein-Überwachungsverordnung.

(3) Die Datensicherung zur Gewährleistung der direkten Zugriffsmöglichkeit während der Aufbewahrungsfrist nach § 13 Abs. 3 der Wein-Überwachungsverordnung hat so zu erfolgen, daß eine Lesbarkeit, ordnungsgemäße Aufbewahrung und schnelle Zugriffsmöglichkeit gegeben sind.

 

§ 18

Ordnungswidrigkeiten

 

Ordnungswidrig im Sinne des § 50 Abs. 2 Nr. 4 des Weingesetzes handelt, wer vorsätzlich oder fahrlässig

1. entgegen § 8 Abs. 4 Satz 3 Einzelnachweise nicht, nicht richtig oder nicht vollständig führt,

2. entgegen § 4 Abs. 6, § 8 Abs. 4 Satz 4, Abs. 5, 6 oder 7 Meldungen nicht, nicht richtig, nicht vollständig oder nicht rechtzeitig abgibt.

 

§ 20

Inkrafttreten

 

Die Vorschriften der §§ 3, 7, 9 Abs. 4 und 5 und der §§ 11 und 14 treten mit Wirkung vom 1. September 1995 in Kraft. Im übrigen tritt diese Verordnung am Tage nach der Verkündung in Kraft. Sie tritt mit Ausnahme des § 19 mit Ablauf des 31. Dezember 2010 außer Kraft.

 

Natürliche Mindestalkoholgehalte

 

 

1. Qualitätswein b. A. und Qualitätsschaumwein b. A.:

a). Bestimmtes Anbaugebiet Rheingau:

Weißweinsorten: 7,00% vol., 57° Ö.;

Rotweinsorten:

Spätburgunder Rotwein: 8,40% vol.; 66° Ö.;

Sonstige Sorten Rotwein: 7,80% vol., 62° Ö.;

Weißherbst, Rosé: 7,80% vol., 62° Ö.

 

b). Bestimmtes Anbaugebiet Hessische Bergstraße:

Weißweinsorten: 7,00% vol., 57° Ö.;

Rotweinsorten:

Spätburgunder Rotwein: 8,40% vol.; 66° Ö.;

Sonstige Sorten Rotwein: 7,00% vol., 57° Ö.;

Weißherbst, Rose:

Spätburgunder Weißherbst, Rosé: 7,80% vol., 62° Ö.

Sonstige Sorten Weißherbst, Rosé: 7,00% vol., 57° Ö.;

 

2. Qualitätswein mit Prädikat:

a). Kabinett:

Weißweinsorten: 9,80% vol., 75° Ö.;

Rotweinsorten: 10,60% vol., 80° Ö.;

b) Spätlese:

Weißweinsorten: 11,40% vol., 85° Ö.;

Rotweinsorten: 12,20% vol., 90° Ö.;

Weißherbst, Rosé: 11,40% vol., 85° Ö.;

c) Auslese:

Weißweinsorten:

Riesling: 13,00% vol., 95° Ö.;

Sonstige: 13,80% vol., 100° Ö.;

Rotweinsorten: 14,50% vol., 105° Ö.;

Weißherbst, Rosé: 13,80% vol., 100° Ö.;

d) Beerenauslese und Eiswein:

Alle Rebsorten: 17,70% vol., 125° Ö.;

e) Trockenbeerenauslese:

 

Alle Rebsorten: 21,50% vol., 150° Ö.;

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